Fu il primo istituto in Italia organizzato per accogliere esclusivamente persone cieche, istruirle, educarle ed indirizzarle ad un lavoro personale redditizio. Fondato nel 1838, il funzionamento dell”‘asilo caritatevole pella sociale istruzione dei ciechi” fu garantito nel primo anno di vita dal suo fondatore, sacerdote professore Luigi Configliachi (1787-1864). Dapprima, l’Istituto operò grazie alle sovvenzioni del Governo Austriaco (dal 1840 al 1851) e al sussidio annuo tratto dal Fondo Territoriale Veneto, in seguito grazie alle province della Venezia Euganea (dal 1854 al 1868), finché non ebbe la capacità di sostentamento autonomo attraverso i redditi del proprio patrimonio e con le rette dei ricoverati, corrisposte dalle famiglie, se abbienti, e da enti pubblici, per i poveri. L’Istituto fu eretto in Ente Morale con decreto del 21 giugno 1870. Inizialmente era destinato ai soli ciechi maschi, in qualità di allievi; successivamente furono attuati i propositi dell’abate Luigi Configliachi, ovvero l’aggiunta di una sezione per adulti e per donne cieche. Le finalità principali dell’Istituto erano concretizzate in tre reparti dislocati in due diverse zone della città di Padova (successivamente riuniti in un’unica sede): il reparto educazione ed istruzione, con scopo prevalentemente scolastico, che accoglieva bambini e ragazzi ciechi (dai 3 ai 15 anni); il reparto rieducazione professionale e lavoro con scuole e laboratori per l’inserimento nel mondo del lavoro, che accoglieva adulti ciechi (dai 16 ai 45 anni); il reparto casa di riposo con finalità di ricovero e assistenziali, che accoglieva ciechi senza limiti di età. I primi novantanni di vita dell’Istituto non furono semplici: si poteva contare solo sugli esigui aiuti delle autorità pubbliche, sulla modesta beneficenza privata e sui sacrifici personali di amministratori, dirigenti ed insegnanti. La rinascita dell’Istituto ebbe inizio nel 1930, e da allora si è sempre contraddistinto per la sua moderna e completa organizzazione didattica ed assistenziale. Anche il funzionamento della nuova sede, in via Sette Martiri, rispondeva in maniera più ampia alle esigenze dei nuovi indirizzi educativi, sociali ed umani. L’Istituto, pur rimanendo fedele ai suoi scopi originari e mantenendo le finalità di cura e accrescimento fisico e morale dei ciechi, allargò il suo intervento accogliendo nella struttura residenziale, originariamente riservata a soggetti non vedenti anziani o inabili al lavoro, anche anziani vedenti autosufficienti e non. Oggi l’Istituto Configliachi divide la sua attività in due settori: Casa di Riposo; Centro di Formazione Professionale. La Casa di Riposo offre assistenza, protezione e sicurezza con progetti riabilitativi personalizzati al fine di promuovere una migliore qualità della vita. Sono previsti servizi di assistenza diretta alla persona, servizi di medicina specialistica, servizi dietologici, servizi di fisioterapia e logopedia, servizio sociale e animazione. Il Centro di Formazione Professionale continua la tradizione dell’Istituto, promuovendo e gestendo interventi diversi (educativo-formativi e riabilitativi) a favore dei soggetti minorati della vista. Su autorizzazione della Regione Veneto, esso organizza corsi di qualificazione per operatori nel settore dell’handicap e dell’assistenza in genere alle persone con difficoltà. Attualmente l’Istituto gestisce diversi corsi: per centralinisti; di orientamento e mobilità; di formazione; di aggiornamento per insegnanti e operatori domiciliari; di aggiornamento per massofisioterapisti non vedenti; di informatica di primo e secondo livello. L’Istituto è, inoltre, dotato di una biblioteca e stamperia Braille in cui si trovano, oltre a svariati antichi volumi in scrittura Braille, anche le più recenti e raffinate apparecchiature per la trascrizione in Braille o in caratteri ingranditi, la stampa e la rilegatura di testi scolastici e non. A partire dall’ultimo decennio, la collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e con la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi è divenuta un caposaldo nella vita dell’Istituto per lo svolgimento delle sue attività di assistenza, istruzione e formazione professionale dei minorati della vista.