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Istituto provinciale “Anna Antonacci”

Istituto provinciale “Anna Antonacci”

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Nome: Istituto provinciale per i minorati della vista “Anna Antonacci”
Fondato il: 19 Febbraio 1906
Fondato da: Anna Antonacci
Dove si trova: Via Scipione de Summa, 1 – Lecce
Telefono: 0832 17 92 003
Fax: 0832 24 11 19
Sito web: www.istitutoantonacci.it

La fondazione del primo nucleo dell’Istituto a Lecce, a ridosso delle mura fortificate della città, risale al 19 febbraio 1906, su iniziativa di Anna Antonacci. La giovane, di appena 27 anni e priva della vista, era stata allieva esemplare dell’Istituto Principe di Napoli, diretto da Domenico Martuscelli. Già in collegio aveva coltivato la sua vocazione d’impegno sociale ed educativo, orientato alla fondazione di un istituto dove istruire ed educare i ciechi conterranei costretti a mendicare lungo le strade o presso le chiese.

I tempi erano maturi per il riscatto sociale dei ciechi, poiché la fondamentale invenzione del metodo di scrittura e lettura per i ciechi, ad opera di Louis Braille, offriva loro concrete possibilità di autosufficienza e di lavoro. In poco più di un decennio, anche grazie alla generosità di molti cittadini, del Vescovo e del Clero, Anna Antonacci seppe far guadagnare credito alla sua opera; nel 1919 il Comune di Lecce offrì un’area di 400 metri quadri per la costruzione dell’ala ovest dell’immobile.
Le richieste di ospitalità nel frattempo, complice la guerra, erano divenute pressanti e numerose, tanto da doverle rifiutare a causa della mancanza di locali, già adibiti ad assistenza e formazione. Tra i grandi e decisivi meriti da riconoscere all’opera della Antonacci, c’è quello di aver voluto un centro anche di attività educative e culturali. Realizzò il “Giardino per l’Infanzia”, le prime tre classi elementari, lezioni di musica e canto, laboratori artigianali maschili e femminili. Aveva compreso l’importanza di un intervento educativo precoce, la primaria funzione della scuola d’infanzia, le reali potenzialità intellettive e manuali del cieco, per una sua possibile e preziosa collocazione lavorativa, e l’opportunità educativa per il disabile visivo di frequentare la scuola, appena possibile, con i coetanei vedenti.
Con R.D. 1 7 febbraio 1921, l’Istituto fu riconosciuto Ente Morale, ed ebbe il suo statuto, tuttora in vigore.
Il 7 novembre 1938, a soli 59 anni, Anna Antonacci morì improvvisamente.
Seguirono anni difficili sia per l’assenza dell’autorevolezza e dell’appassionata competenza della fondatrice sia per gli effetti della guerra e del dopoguerra.
Solo negli anni ’70, grazie all’intervento del Commissario governativo, l’Ispettore scolastico Mario Moscardino, l’Istituto vide nuovamente il positivo evolversi della situazione amministrativa e convittuale.
Negli anni ’80 e ’90, l’Istituto assistette ad uno spopolamento dovuto all’opzione degli allievi per la frequenza nelle scuole pubbliche; ne seguì una profonda crisi, sia amministrativa, sia di identità dell’ente, riguardo alla sua funzione sul territorio. Nel 2000, però, l’U.I.C. ha affidato all’Istituto Antonacci il coordinamento regionale di un progetto finalizzato al recupero educativo, sociale e occupazionale dei pluriminorati visivi.
Oggi sono al via anche altri progetti organizzati in collaborazione con la A.S.L. di Lecce (ambulatorio oculistico d’ipovisione), e con la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi (corsi di formazione professionale). Fra gli altri progetti vi è la nascita di una grande “Casa di accoglienza”, articolata in ministrutture riservate ad anziani, giovani studenti, corsisti e agli operatori del Laboratorio protetto. Il tutto testimonia l’attualità della struttura stessa, nella sua funzione formativa, riabilitativa e assistenziale, a servizio dei minorati della vista.

Foto della facciata

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