L’Istituto, nato per dare ai ciechi istruzione, assistenza ed educazione, fu voluto soprattutto dall’alta borghesia palermitana. Questa si andava allora costituendo sotto la spinta dell’unità d’Italia, facendo propri lo spirito e le idee liberali “importati” in Sicilia dai molti inglesi che sceglievano l’isola come loro seconda patria. La costruzione tardo settecentesca in cui oggi ha sede l’Istituto fu destinata prima a fabbrica e poi a filanda dall’imprenditore Ignazio Florio, che per le sue operaie fece costruire anche un asilo. Intorno al 1881 un comitato promotore, di cui facevano parte i più bei nomi della borghesia palermitana, si propose di fondare a Palermo un istituto di istruzione ed educazione per ciechi, decidendo di affidarne la presidenza ad Ignazio Florio junior, il quale mise la villa (detta Del Pegno) a disposizione dell’Istituto.
Il 22 ottobre 1892 il lavoro del comitato raggiunse il risultato con l’apertura dell’Istituto per Ciechi Ignazio Florio.
Se le motivazioni che guidarono i Florio e il loro comitato vanno sicuramente rintracciate nella cultura positivistica del tempo e nell’ottimismo con cui vennero guardate le esperienze pionieristiche della tiflologia, le motivazioni che ispirarono i Salamone, altra famiglia di spicco della borghesia siciliana, potrebbero apparire differenti, ma richiamano comunque quell’ottimismo e quel dinamismo con cui si guardava ai ciechi. Nel 1854 Francesca Salamone da Ristretta, cieca, lasciò scritto che alla sua morte tutto ciò di cui disponeva e ciò che le aveva lasciato in eredità la sorella Anna, servisse per fondare a Palermo un ospizio per cieche povere.
Le due opere di Ignazio Florio e Francesca ed Anna Salamone furono unificate con regio decreto del 1898 e il preesistente istituto oltre ad occuparsi di istruzione e di educazione, formò una piccola enclave che, con parola moderna, viene chiamata casa protetta per cieche adulte.
Negli anni ’50, ’60 e ’70, l’Istituto assunse la sua configurazione: al suo interno operavano le scuole dell’obbligo, classi speciali e una scuola privata per centralinisti telefonici e ospitava fino a 180 utenti, suddivisi nel reparto per bambini, ragazzi, reparto femminile e nella enclave per anziane non vedenti.
Il processo che nel Paese trovò il suo punto di approdo con la legge 51 7/77, portando alla deistituzionalizzazione, a Palermo arriva molto più lentamente; negli anni ottanta, prima venne regionalizzata la scuola per centralinisti, poi venne chiusa la scuola elementare speciale; l’Istituto, pur nella crisi, cercò di proporre il modello del semiconvitto, per assicurare un avvicinamento del disabile alla famiglia e, costretto a ripensare a sé stesso in un contesto fortemente modificato, cercò di darsi nuovi obiettivi.
Questi i momenti più intensi di questa ridefinizione della proposta educativa dell’Istituto:
la creazione di un “Centro Occupazionale per Gravi” rivolto ai ciechi con minorazioni aggiuntive;
la realizzazione di un’aula informatica attrezzata con le tecnologie più avanzate per fornire ai non vedenti siciliani il supporto delle nuove tecnologie;
la formazione di un “Centro di Documentazione Tiflopedagogica”, con la collaborazione della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, per poter incidere sul processo di integrazione scolastica degli studenti e sulla formazione degli insegnanti di sostegno;
l’equipe psico-socio-tiflologica per poter delineare percorsi personalizzati per ciascuna utenza;
il progetto di realizzare con l’aiuto della Regione Siciliana, dell’A.S.L 6 un “Centro per Gravi”, come struttura di eccellenza per la cura e la ricerca.
L’Istituto attualmente offre:
convitto e semiconvitto per studenti delle scuole professionali e corsisti;
laboratori di attività manuali e pratiche per minorati della vista adulti e ciechi con minorazioni aggiuntive;
un centro di documentazione tiflopedagogica per insegnanti di sostegno e per il mondo scolastico e universitario;
un laboratorio occupazionale per minorati della vista con minorazioni aggiuntive;
laboratori per operatori informatici, per la generalità degli utenti e per il mondo scolastico ed universitario.