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Istituto per ciechi “Ardizzone Gioeni”

Istituto per ciechi “Ardizzone Gioeni”

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Nome: stituto per ciechi “Ardizzone Gioeni”
Fondato il: 30 maggio del 1911
Fondato da: Tommaso Ardizzone Gioeni
Dove si trova: Via Etnea, 595 – Catania
Telefono: 095 72 43 200
Fax: 095 50 58 21
Sito web: www.ardizzonegioeni.it

L’Istituto fu fondato da Tommaso Ardizzone Gioeni, che con testamento segreto destinò il suo patrimonio alla creazione di un ospizio – ospedale per ciechi di ambo i sessi che professavano la religione cattolica apostolica romana. La costruzione dell’edificio venne iniziata nel 1903 e completata nel 1910. L’edificio, ubicato nella parte alta di Via Etnea, una delle più antiche ed importanti arterie della città di Catania, venne inaugurato il 30 maggio del 1911 con una solenne cerimonia alla presenza dei sovrani d’Italia Vittorio Emanuele III ed Elena di Montenegro.

Tommaso Ardizzone Gioeni nacque a Catania nel 1803 e della sua vita, schiva e riservata, si hanno poche notizie. Fu un generoso filantropo ma anche un fondatore lungimirante: per conservare l’integrità dell’ente, vietò esplicitamente nel testamento aggregazioni di altre opere pie, sussidi o rendite di enti che avrebbero potuto reclamare diritti nell’amministrazione della Fondazione. In quasi un secolo centinaia di ciechi provenienti dalla Sicilia e da varie regioni del meridione d’Italia hanno trovato ricovero, cura e assistenza nell’ospizio-ospedale destinato a:

  • ospitare in maniera permanente i ciechi assoluti di ambo i sessi riconosciuti e dichiarati incurabili;
  • ospitare temporaneamente chi, sebbene malato agli occhi, fosse riconosciuto e dichiarato curabile.

Gli scopi dell’ente, negli anni, sono stati perseguiti e adattati secondo i nuovi orientamenti dottrinali della più moderna tiflologia e secondo le direttive ed i principi delle più recenti leggi che disciplinano la materia. Oggi il primario obiettivo dell’Istituto è accogliere e dare idonea assistenza ai ciechi colpiti da handicap aggiuntivo: la struttura fornisce servizi integrati che, a partire dalla diagnosi clinica, permettono l’elaborazione e lo svolgimento di programmi riabilitativi, di recupero funzionale ed educativi differenziati, ma anche tesi ad assicurare all’individuo e alla sua famiglia il massimo livello di autonomia e di partecipazione sociale.
Le attività sono di natura ambulatoriale e semi residenziale, privilegiando sempre la permanenza in famiglia.

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