Il Club Italiano del Braille (CIB) è stato fondato nel 2003 con lo specifico scopo di promuovere e diffondere l’uso dell’omonimo sistema di scrittura e di lettura per ciechi.
Gli Enti fondatori del Club Italiano del Braille sono realtà che da molto tempo operano per la tutela e l’integrazione dei minorati della vista nel nostro Paese:
I fondatori del Club Italiano del Braille credono fortemente nell’importanza del braille come sistema di scrittura e lettura pensato da un cieco per i ciechi e ritengono, che oggi, forse più di ieri, esso vada tutelato e promosso ad ogni livello.
Per dare concreto seguito a questo assunto, il Club Italiano del Braille ha contribuito all’istituzione (con legge n. 126 del 2007) di una giornata Nazionale del Braille, che si celebra il 21 febbraio di ogni anno: un’occasione importante per sensibilizzare l’opinione pubblica, chi opera nell’ambito dell’educazione dei minorati della vista e tutti coloro che vivono direttamente o indirettamente la cecità sulla validità e sull’attualità del sistema di scrittura e lettura braille.
Il Club Italiano del Braille, formalmente, si è costituito con atto notarile solo il 14 maggio 2009.
Tra i suoi scopi, il Club Italiano del Braille annovera inoltre l’implementazione e il sostegno del Museo “Louis Braille”, sito nella casa natale di Louis Braille a Coupvray, in Francia; lo stesso impegno il Club riversa nella gestione e nel potenziamento del Museo Italiano del Braille ospitato presso l’Istituto dei Ciechi di Milano.
L’attività del Club Italiano del Braille è finanziata, oltre che dalle quote dei propri Soci, dai contributi di Enti, Istituzioni e privati cittadini che liberamente offrono il proprio sostegno; solo grazie a questi interventi il Club può continuare ad operare nel rispetto dei propri obiettivi statutari.